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#Destabilized

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Il verbo del giorno è destabilizzare. In tutte le sue forme. Lo userò spesso, così spesso che mi verrà in odio. Così spesso che verrà in odio a chiunque. Il fatto è che non mi viene in mente niente che esprima altrettanto precisamente il modo in cui mi sento adesso. Perchè è così che mi sento: profondamente e intimamente destabilizzata.

Dopo giornisettimanemesi che non ne parlo e non ne sento parlare, oggi me lo nominano. Destabilizzante. Addirittura me ne parlano. Ma non è che me ne parlano e basta, così, random, no. Parlano di me e lui. E allora ciao, è un palese attentato al mio equilibrio! Mi dicono che quando sente il mio di nome, cambia voce. Il che mi destabilizza. Ma perchè sono destabilizzata? Beh…forse perchè ho sempre pensato che qualunque cosa fosse quello che io provavo per lui, lui non la provasse per me. Sono sempre stata convinta di essere uno stupido divertimento. E invece tò ha reazioni umane quando sente il mio nome e mi include nel suo passato. Continuo a pensare a quello. Sono completamente destabilizzata.

Sono destabilizzata al punto che, non so, avrei voglia di affogare in una vaschetta di gelato. In un’enorme vaschetta di gelato. Sono così destabilizzata che, non so, ci affonderei un mestolo nella vaschetta, altro che cucchiaino! E a quel paese la dieta! Sono destabilizzata al punto che sento che il mio precario equilibrio vacilla, che la mia forza di volontà vacilla, che il mio istinto di conservazione vacilla. Sono così destabilizzata che quasi quasi lo andrei a cercare, che quasi quasi lo vorrei vedere. Sono così destabilizzata che non so neanche come faccio a reggermi in piedi. Sono così destabilizzata che piango perchè mi sento destabilizzata, dopo aver fatto tanto per ritrovare un briciolo di equilibrio. Briciolo già di per sé precario, peraltro.

Ma lui è così. Destabilizza il mio delicato e precario equilibrio. È da quando lo conosco che mi destabilizza. Mi destabilizzava quando l’ho conosciuto, perchè l’avevo appena conosciuto. Mi destabilizzava quando l’ho reincontrato, perchè chi si immaginava che ci saremmo reincontrati in quel modo. Mi destabilizzava quando mi cercava, perchè, diciamocela tutta, io e l’insicurezza siamo amiche di vecchia data, e lui dal mio punto di vista per me rimaneva irraggiungibile; mai avrei pensato che potesse cercare me, volere me. Mi destabilizzava quando mi guardava, perchè quegli occhi su di me erano null’altro che destabilizzanti. Mi destabilizzava quando mi baciava, perchè funzionavamo. Mi destabilizzava quando mi sfiorava, perchè era una scarica elettrica. Mi destabilizzava quando sorrideva. Mi destabilizzava e basta. Mi destabilizza e basta. E questo mi destabilizza ancora di più.